GLI SCOPI DELLA FONDAZIONE SHAN

La Fondazione Shan ha lo scopo di studiare il fenomeno fenomenologico e mistico della realta' nel suo aspetto piu' intimo, posto al di la' delle apparenze sensoriali secondo quanto è prospettato dlal'esperienza della meditazione.
Il suo lavoro di ricerca parte dall'ipotesi dell'esistenza di uno stato di realtà globale di base, invisibile alla percezione ordinaria, che rende possibile il fenomeno dell'esistenza dell'universo fisico.
Si ritiene che questo stato di realtà sia da considerare di natura permanente non essendo possibile che abbia avuto origine da un nulla preesistente, in quanto dal nulla, per sua qualita', non e' possibile generare nessuna cosa.
Un evento fenomenico che si può identificare nella condizione del Vuoto , ovvero in una dimensione che non è definibile dai valori e dai parametri ordinari, sconosciuto all'esperienza quotidiana, ma di cui possiamo prendere coscienza sul piano interiore, al di la' della percezione fisica e della valutazione mentale, nella particolare condizione di silenzio interiore attuabile attraverso la meditazione.
La tradizione della meditazione definisce questo stato di esistenza, e il suo possibile Ente causale, con il concetto e l'antico nome di "Shan" che e' anche il nome con cui viene definita la stessa meditazione.
Il concetto di Shan definisce lo stato di immaterialità della qualità reale dell'esistenza a cui è sotteso anche l'universo materiale. Lo Shan rappresentava per l'antico sciamanesimo druidico l'aspetto della Natura e del mistero immanente ad essa che le dava significato e sostanza.
Da questo stato di realtà di base si ritiene sia nato il nostro attuale universo attraverso il processo del Big bang che, secondo la fisica quantistica, ha tratto da una condizione preesistente l'energia necessaria per realizzarlo.
Nel suo lavoro di ricerca e di sperimentazione, la Fondazione Shan fa riferimento alla filosofia dell'antica cultura dello sciamanesimo druidico che ha per oggetto la conoscenza della condizione esistenziale dello Shan , inteso come uno stato di realta' globale da cui ha avuto origine e si supporta l'universo in cui viviamo.
Viene riconosciuta a questo stato di realta' la manifestazione di capacita' cognitive intrinseche alla sua natura che possono portare alla comprensione delle proprietà fenomeniche dell'esistenza e del significato della presenza dell'individuo.
Si ritiene che nell'ambito di questa conoscenza ogni individuo possa sviluppare una acquisizione di stati percettivi di coscienza che gli consentano di completare la sua natura interiore e di rispondere all'intimo richiamo di partecipazione alla realtà trascendente dell'Invisibile.
La Fondazione Shan utilizza per la sua ricerca il laboratorio esperienziale rappresentato dalla meditazione quale e' proposto dall'antica tradizione del megalitismo. Tale esperienza è in grado di sviluppare le potenzialità creative dell'individuo che può giungere a interagire con la natura della qualità esistenziale dello Shan. Potenzialità sviluppate nell'interazione con la dimensione dello Shan che si possono esprimere nell'acquisizione di una conoscenza personale, nell'attuazione di un proprio benessere psico-fisico, nel contributo allo sviluppo di una socialità giusta e armonica e di una facoltà di esperienza mistica. Facolta', quest'ultima, che puo' essere rivolta all'esistenza tutta in una azione di amore e di contributo all'evoluzione.
La Fondazione Shan, nata nel 1991, lavora nella sua ricerca facendo riferimento al testo di antropologia del trascendente di Giancarlo Barbadoro, "La proposta shan, la dottrina del Vuoto", e collabora con il Cerchio di Nuova Terra partecipando alle sue attività condividendone i principi spirituali e operativi.